Anche nell’edizione 2017-18 la Sampdoria fallisce l’obiettivo della Coppa Italia, perdendo 3-2 all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Episodio determinante della sconfitta (accompagnata ad una buona dose di sfortuna con i 2 legni colti da Barreto e Caprari) è il rigore provocato dallo sciagurato intervento in area con la mano di Nicola Murru, fino ad ora la più grande delusione dell’ottimo mercato estivo blucerchiato.
Aspettarlo o venderlo nel mercato di gennaio? Ecco tre date fondamentali del percorso del sardo a Genova:
30 Giugno 2017: arriva dal Cagliari per 6 milioni più il cartellino di Cigarini, importo rilevante per un terzino mancino classe ’94, scatenando automaticamente aspettative molto importanti in un ruolo che è sempre stato il tallone d’Achille dopo l’addio di Reto Ziegler. Oltre alle capacità del terzino le speranze di società e tifosi vengono riposte anche negli insegnamenti del maestro Giampaolo, che oltre al bel gioco ha fatto rendere al meglio la difesa blucerchiata.
31 Agosto 2017: complice anche un precampionato altalenante dell’esterno ex Cagliari l’ultimo giorno di mercato la società decide di rinforzare ulteriormente l’out mancino con un calciatore di alto profilo: Ivan Strinic del Napoli. Nonostante la scarsa preparazione con i partenopei il mister schiera il croato subito titolare, relegando il sardo in panchina e concedendogli spazio solo in caso di turnover o di infortuni dell’ex Napoli.
13 Dicembre 2017: nella partita di Coppa Italia di Firenze scatta l’allarme rosso, con il fallo di mano da rigore che compromette partita e qualificazione scatenando l‘ira dei tifosi. Ad aggravare la situazione del mancino sono sia il minuto in cui ha provocato il rigore (90′ minuto, sul 2-2) sia la freschezza fisica visto il suo ingresso in campo avvenuto solo pochi minuti prima al posto di Strinic, per l’appunto infortunatosi.
La domanda sorge spontanea, cosa fareste con il giovane e sventurato Nicola Murru?Â
Confermare la fiducia
e aspettare con pazienza la maturazione del sardo crescendo alle spalle di Strinic e gli insegnamenti di mister Giampaolo, cercando di tutelare il grande investimento della società di circa 6 milioni di euro più il cartellino di Cigarini (valutato circa 3 milioni), quanto l’acquisto di Pazzini dalla Fiorentina nel 2009.
Vendere
in prestito o a titolo definitivo a gennaio il calciatore, riducendo al limite la minus valenza inevitabile visto il campionato deludente disputato finora. L’allenatore può comunque contare sull’ottimo ma fragile Strinic o sul spesso contestato Regini, impiegati più da centrale in questo campionato, fino alla promozione tra i titolari di Ferrari.
Voi lo salvereste il soldato Murru?