Con la fine del calciomercato invernale il dirigente blucerchiato Daniele Pradè ha parlato ai microfoni dell’emittente Antenna Blu durante il programma “A tutta Samp”:

Le promesse mantenute

“Nel calciomercato abbiamo mantenuto la parola data, non abbiamo venduto nessuno. Potevamo acquistare dopo l’infortunio di Dennis Praet ma il campo ci ha detto che questo è un gruppo solido, e la sua assenza sarà colmata da Barreto e Verre”.

Sulla cessione di Puggioni

“La cosa è semplice: Puggioni ha avuto un’offerta irrinunciabile, a quell’età e a quelle cifre un triennale non poteva non metterlo in dubbio. È inutile fare retorica, noi non potevamo tenerlo. Gli gli avevamo rinnovato il contratto a febbraio scorso riconoscendo le sue doti umane e professionali. Lo abbiamo accolto in un momento di difficoltà e ci siamo dati una mano a vicenda, penso che ci siamo comportati bene, come società, a lasciarlo andare, perché avremmo anche potuto bloccare il trasferimento”.

Sulla mancata cessione di Caprari

“Potevamo ricavare anche più di 18 milioni da Caprari. Lo abbiamo trattenuto perché cambiare adesso non avrebbe avuto senso, l’allenatore non sarebbe stato contento, non avremmo potuto trovare un’adeguata contropartita tecnica e perché il ragazzo non ha mai chiesto di andare via. Ce lo teniamo e ne siamo felici.”

Il futuro del calciomercato

“Le situazioni cambiano in fretta e tutte le società si rendono conto, a un certo punto, che alcuni giocatori non possono più restare, perciò si fanno delle plusvalenze. L’intelligenza sta nel farsi trovare pronti e cercare di migliorarsi. Sottolineo che la Samp ha sì ceduto nello scorso mercato, ma ha reinvestito: 20 milioni per Zapata, 9 per Ramirez. Siamo una società programmata, e questa è la strada giusta”.

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