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Chissà se tornando indietro prenderebbe la stessa decisione. Claudio Gavillucci, l’arbitro che il 13 maggio del 2018 ha sospeso Sampdoria – Napoli a causa dei cori blucerchiati, è stato cancellato dalle graduatorie arbitrali subendo un’epurazione con pochi precedenti nel mondo dei fischietti. Il mese scorso era tornato ad arbitrare gli allievi regionali e oggi il suo avvocato Guido Clemente è tornato sul suo caso: “Lui è l’unico arbitro che ha avuto il coraggio di sospendere una partita per cori di discriminazione territoriale e come premio è stato dismesso in anticipo – riporta Spazio Napoli – Le regole degli arbitri devono essere chiare, non ci devono essere discriminazione. Agli arbitri arrivano dei referti privi di voti, non conoscono la loro graduatoria. I voti di Gavillucci li abbiamo conosciuti solo dopo il ricorso. I voti si conoscono solo all’atto della loro dismissione il 30 giugno. In tal modo non possiamo sapere se per una partita è stato scelto davvero il miglior arbitro o se a fine stagione sia stato dismesso il peggiore. Il principio di trasparenza è disatteso, c’è un pregiudizio e un’alterazione dei campionati. Sono scelte politiche e non tecniche”.
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