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Il tribunale del Riesame ha ordinato il dissequestro e la restituzione dei beni al presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Il sequestro, che coinvolgeva altre 4 persone (Andrea Diamanti, Giorgio Ferrero, Vanessa Ferrero e Manuela Ramunni), ha riguardato beni per circa 2,6 milioni di euro. Il provvedimento aveva coinvolto anche la Sampdoria per un importo di circa 200 mila euro e per un immobile di pregio a Firenze.

Secondo l’accusa dalle casse della Sampdoria sarebbero spariti 1,2 milioni di euro incassati dalla cessione di Pedro Obiang al West Ham nell’estate 2015. L’accusa sostiene anche che il denaro in questione sarebbe stato poi distratto attraverso l’utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile a Ferrero, anche se amministrata da un altro soggetto, e successivamente riutilizzato sia per sanare debiti di altre imprese del gruppo, sia per finanziare un film prodotto da altre due società sempre riferibili a Ferrero.

Nelle scorse ore, prima di Sampdoria – Chievo, i gruppi organizzati della tifoseria blucerchiata hanno nuovamente contestato il presidente per le indagini che lo riguardano. Ferrero si è invece sempre dichiarato innocente: “Ho fiducia nella giustizia”.

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