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Arrivata a metà stagione la Sampdoria ha dimostrato ancora una volta di saper ben interpretare i dettami di mister Giampaolo con ottimi i risultati in termini di gioco nonostante le abituali cessioni del mercato estivo.
Il calciomercato gestito da Osti e Sabatini, anche alla luce di questi mesi, può considerarsi positivo con acquisti che hanno permesso alla squadra di non snaturarsi, su tutti Ekdal, Saponara, Defrel. All’inizio della sessione di mercato estiva però l’opinione di tifosi e media era molto critica al riguardo, complice i diversi rifiuti arrivati da alcuni obiettivi dichiarati dalla dirigenza blucerchiata: Majer, Berisha e Zaza. Ma chi è stata la parte lesa di queste trattative fallite?
Valon Berisha: il kosovaro è stato trattato a lungo dalla dirigenza blucerchiata con una bozza di accordo che era stata raggiunta sia con il Salisburgo che con l’entourage del calciatore. Nonostante il centrocampista avesse fatto anche un sopralluogo a Genova, decise di rimangiarsi la parola presa con i blucerchiati per accettare la corte della Lazio, offrendo un contratto più alto e l’appeal dell’Europa League. La sua esperienza romana è però finora fallimentare, con sole 11 presenze in biancoceleste per un totale di 390 minuti, di cui solanto 74 in campionato.
Lovro Majer: considerato uno degli astri nascenti del calcio croato e paragonato a Modric, nella scorsa estate è stato protagonista di una situazione analoga a Berisha, con la Sampdoria che aveva trovato l’accordo sia con la Lokomotiva Zagabria che con il calciatore. Nonostante l’offerta blucerchiata fosse maggiore rispetto a quella della Dinamo Zagabria, il giocatore dopo un lungo tira e molla ha accettato la corte del club croato. Il classe 1998 è però finora sceso in campo una sola volta in campo in campionato con appena 72 minuti all’attivo.
Simone Zaza: dopo le esperienze con West Ham e Valencia l’attaccante è voluto tornare in Italia. Trattato negli ultimi due giorni di mercato dalla Sampdoria, il 17 agosto (ultimo giorno di mercato) sembrava ad un passo dal ritorno a Genova. A far cambiare idea all’ex Sassuolo e Juventus è stato il Torino, che agli sgoccioli delle trattative ha convinto il giocatore a tornare sui suoi passi ed accettare i granata. Al Torino la punta lucana ha finora realizzato una sola rete in 18 presenze, con evidenti difficoltà di adattamento al modulo di Mazzari e di compatibilità con l’inamovibile Belotti.
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