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Christan Karembeu, Giovanna Romanato ed Enrico Chiesa (http://www.giovannaromanato.org/)
Si è spenta oggi a Genova Giovanna Romanato, grande combattente e grande tifosa sampdoriana. Giovanna era tetraplegica dall’età di 10 anni, costretta nel letto della sua casa di via Canevari. Lei, nata nello stesso anno della Sampdoria, il 1946, viveva grazie ad un polmone artificiale. Il suo amore per la Samp è stato ricambiato per anni da tante famiglie genovesi, tifosi celebri e non, che hanno voluto aiutarla e farle sentire il forte affetto del popolo blucerchiato.
La Sampdoria ha salutato Giovanna con un comunicato:
“Nessun insegnamento vale quanto l’esempio. Giovanna Romanato è stata un esempio per tutti noi. Un esempio di amore, vita e umanità. Giovanna si è spenta questa mattina a 72 anni nella sua casa di Via Canevari.
Da quando ne aveva 10 viveva grazie all’aiuto di un respiratore artificiale che era ormai diventato parte di lei. Viveva sorridendo, con coraggio, dolcezza e dignità, malgrado per la maggior parte delle sue giornate fosse costretta a farlo all’interno di un polmone d’acciaio stracolmo di adesivi blucerchiati, i colori della sua grande passione: la coetanea Sampdoria.
La stessa Sampdoria che oggi – insieme con il suo presidente Massimo Ferrero, i suoi dirigenti, tecnici, calciatori e dipendenti tutti – piange commossa per la sua scomparsa.
Ciao cara Giò, grande donna, genovese e sampdoriana.”
Tutto lo staff di Blucerchiando si unisce al dolore della famiglia.
Ciao Giovanna
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