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L’estate del 2011 è stata senza dubbio una delle più brutte nella storia della Sampdoria, con la squadra piombata in serie B dopo una folle stagione, iniziata nel calcio dei grandi con il preliminare di Champions League e naufragata nell’incubo.

La società guidata da Edoardo Garrone, con il padre Riccardo alle prese con la grave malattia, si affida al ds Pasquale Sensibile con l’obiettivo dell’immediato ritorno in serie A, impresa che si rivela tutt’altro che semplice. Il calciomercato estivo lascia parecchi dubbi, nonostante le cifre importanti impegnate per giocatori come Piovaccari e Bertani. Uno degli acquisti più principali è quello proprio quello di Sergio Romero, promettente portiere della nazionale argentina.

L’argentino arriva dall’Az Alkmaar per 3,8 mln di euro e firma un contratto quadriennale da 1,7 mln a stagione. Una vera e propria follia per una squadra appena retrocessa in serie B, al punto che in tanti diffondono una voce: dietro c’è la Roma, che monitora il giocatore. La stagione del portiere in blucerchiato è in chiaro e scuro, un’alternanza di buone prestazioni e di altre ben al di sotto della sufficienza. Spesso Romero non è disponibile, impegnato con gli impegni della nazionale argentina che si accavallavano con il calendario di B.

Il rendimento di Romero nelle tre stagioni alla Samp è sempre stato materia di discussione tra chi lo riteneva un portiere di assoluto livello e chi invece un vero e proprio bidone, soprattutto alla luce dell’ingaggio percepito. Dopo quattro anni con 74 presenze in blucerchiato, di cui uno trascorso in prestito al Monaco, passa a parametro zero al Manchester Utd come vice De Gea, ruolo che occupa ancora oggi.

Auguri El Chiquito!

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