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Il Fatto Quotidiano di oggi in edicola lancia l’allarme sul doping delle plusvalenze in Serie A. Una “bolla che sta per scoppiare”, raccontata articolo di due pagine che elenca i trasferimenti sospetti del campionato italiano. L’inchiesta, a firma di Carlo Tecce, racconta di come la Juve abbia riportato in bilancio oltre 80 milioni di euro di plusvalenze: 43,7 tra giugno e agosto, 36,7 in gennaio. In estate i bianconeri hanno incassato 21,5 milioni per Mattia Caldara; 13,6 per Rolando Mandragora; 8 più 1 di prestito per Alberto Cerri; mezzo milione per Tena Garcia e Alberto Brignoli. La cessione di Tello cade nel mercato invernale di riparazione, ma è un dettaglio rispetto ai 18,9 milioni di plusvalenza apportati da Emil Audero (Sampdoria) e ai 13,6 di Stefano Sturaro (Genoa). Le squadre nel mirino sarebbero però ben sette: Juventus, Inter, Roma, Milan, Atalanta, Genoa e Sampdoria.
Il Fatto racconta come lo scorso 10 febbraio la Juventus Under 23 abbia riscattato Luca Zanimacchia dal Genoa per 4 milioni di euro più 2 “al maturare di determinate condizioni”. Una cifra molto alta per un classe ’98 che milita in una società di metà classifica in C. Secondo la ricostruzione del quotidiano il Genoa avrebbe concordato on la Juventus di poter spalmare i 16,5 milioni di euro di Sturaro in 4 anni. La prima rata di questo pagamento corrisponderebbe al costo di Zanimacchia. L’articolo continua chiamando in causa anche la Sampdoria che, dopo essersi svenata per Audero, ha incassato 4 milioni di euro per il centrocampista Douda Peeters.
Il messaggio del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina è stato chiaro: “È nostro compito attenzionare plusvalenze e scambi sospetti. Tutti gli scambi senza finanza vanno segnalati alla Procura e segnaleremo alle società di revisione se alcuni elementi danno sospetti, facendole intervenire. E obbligheranno una svalutazione della plusvalenza fittizia”. Sempre secondo l’articolo del Fatto la Serie A avrebbe accumulato debiti per 771 milioni di euro, così divisi: il Genoa avrebbe 173 milioni di debiti, tre volte il fatturato senza plusvalenze; l’Inter 668 milioni di debiti, quattro volte il fatturato senza plusvalenze. Il Milan ha debiti per 537 milioni e un fatturato senza plusvalenze di 135 milioni di euro; la Sampdoria avrebbe invece 164 milioni di debiti, più del doppio del fatturato senza plusvalenze.