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Anno 2016, Fabio Quagliarella gioca nel Torino da due anni. Il feeling con i tifosi della curva Maratona, già precario per via del suo passato bianconero, prende una brutta piega dopo una mancata esultanza per un gol al Napoli. Quel gesto di rispetto verso la sua ex squadra viene visto come un torto dai suoi tifosi che nella partita seguente espongono striscioni contro il numero 27: “Delle tue scuse ce ne freghiamo, adesso è ora che ci salutiamo” e “Non esulti dal 2001, per noi sei solo un 71”. Il riferimento è al numero 71 della smorfia napoletana, l’uomo senza valore.

L’episodio convince la dirigenza di Urbano Cairo a cedere l’attaccante, nel mirino di Udinese e Sampdoria. A febbraio 2016 l’attaccante torna a Genova in prestito con obbligo di riscatto, il resto è storia recente…

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