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Il mister blucerchiato Marco Giampaolo ha parlato con i giornalisti alla vigilia di Parma – Sampdoria. Dopo la sconfitta contro la Lazio l’obiettivo europeo è definitivamente sfumato: “Quando svanisce un obiettivo, le motivazioni vengono meno. Però poi c’è il rispetto per la maglia, per la tifoseria e la volontà di migliorare il punteggio finale dello scorso anno che per me è un grande stimolo”. Il mister non ha rimpianti per l’obiettivo svanito: “Noi abbiamo fatto il nostro, forse anche qualcosa in più: giocare fino all’ultima giornata per l’EuropaLeague sarebbe stato il coronamento di un lavoro iniziato tre anni fa”. Il tecnico ha spiegato nel dettaglio i motivi del suo ottimismo: “Alla squadra non ho da rimproverare nulla: è cresciuta sia in casa che fuori casa, così come le tante convocazioni arrivate dalle nazionali”
Al Tardini la Samp troverà il Parma di D’Aversa, reduce da un buon campionato. “Affronteremo un avversario che cerca l’aritmetica per la salvezza, ma praticamente l’ha raggiunta. Una squadra neopromossa che ha lavorato bene, che ha fatto tanti punti nel girone d’andata: merito all’allenatore e alla programmazione. Sarà sicuramente un avversario motivato, ma questo lo sappiamo e lo affronteremo di conseguenza”. Sulla formazione: “Caprari sta meglio: non so ancora se partirà dall’inizio. Sta meglio anche Barreto. Non saranno facili le scelte di domani perché qualcuno è stanco. Ferrari raccoglie il frutto del lavoro in silenzio, senza mai protestare ma facendosi trovare pronto quando ce n’è stato bisogno. Un calciatore affidabile, che vorrei sempre con me”.
L’allenatore cerca di tenere alta la tensione: “L’obiettivo principale era restare in corsa fino all’ultima giornata perché conosco le regole del gioco, quando si esce dalla corsa certi stimoli vengono meno. Alziamo l’asticella perché bisogna crescere, ma non ho mai bleffato: pensavo che fosse producente per tenere alto il livello di autostima della squadra e creare quelle situazioni psicologiche per poter ambire a quell’obiettivo”. Quagliarella è ancora in corsa per il titolo di capocannoniere: “Credo che sia motivato per un raggiungere un traguardo, insperato ad inizio stagione, ma stiamo parlando di un traguardo personale, che non basta a coinvolgere tutti”.
Per il finale di stagione è in vista un forte turn over: “Nelle ultime quattro gare cambierò tanto, per premiare chi ha avuto meno chance ma ha sempre lavorato seriamente, ma anche per capire qualcosa in più su chi è sceso meno in campo”. Infine sullo scambio delle maglie tra Sampdoria e Parma: “Lo scambio delle maglie è un omaggio al gemellaggio storico tra le due tifoserie: un segnale importante di aggregazione, un momento bello del nostro calcio”