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9 maggio 1993, la Sampdoria di Sven Goran Eriksson prova a rincorrere l’ultimo treno per la Uefa. Il primo tempo è finito 1-1, al gol di Roberto Mancini al minuto 8 con un colpo di testa risponde Massimiliano Allegri. Dopo la pausa Pagliuca torna in campo e si mette tra i pali sotto la Sud. Qualcosa però non va, il portiere corre via, si avvicina all’arbitro. Nell’incrocio dei pali della sua porta c’è un alveare pieno d’api. L’estremo difensore torna indietro e prova a risolvere la situazione con i suoi guanti: cerca di staccare l’alveare ma le api sono già furiose, impossibile proseguire la partita. Il direttore di gara, l’arbitro Bolognino, sospende il match. Scendono in campo i vigili del fuoco, ma la situazione non è facile da gestire perché le api sono tantissime. Alla fine viene chiamato un esperto apicoltore, che fa allontanare lo sciame con l’aiuto del miele. La partita riprende con 51 minuti di ritardo, quando ormai sono le 18 passate. In campo non succederà più nulla, al fischio finale il tabellino confermerà l’1-1 del primo tempo.
SERIE A 1992/93 – Stadio Luigi Ferraris di Genova
Sampdoria – Pescara 1-1
Marcatori: Mancini 9′, Allegri 38′
Sampdoria (4-4-2): Pagliuca; Mannini, Serena, Vierchowood, Lanna (80′ Walker); Invernizzi, Lombardo, Jugovic, Bonetti; Mancini, Chiesa (46′ Bertarelli). All. Eriksson.
Pescara (4-4-2): Marchioro; De Juliis, Nobile, Dicara, Alfieri; Dunga, Palladini, Ferretti, Allegri; Compagno (81′ Aureli), Martorella (90′ Rosone). All. Zucchini.
Arbitro: Bolognino
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