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Marco Giampaolo ha parlato con i giornalisti dopo lo scialbo 0-0 contro il Chievo Verona, una gara senza obiettivi di classifica che ha influenzato lo spettacolo: “Non mi sento di dare un giudizio tecnico approfondito sulla partita di oggi. Purtroppo quando non hai più chance di scalare posizioni in classifica e arrivare a un obiettivo più importante, mancano le motivazioni e dai qualche cosa in meno. So benissimo che la vittoria ci manca da un mese ma negli ultimi anni la Samp si è salvata a marzo e poi lì se non centri l’altro obiettivo devi gestire gli ultimi due mesi, che sono fatti di partite contro squadre motivate. Pensavo che potevamo anche puntare al sesto-settimo posto per fare un finale di campionato all’altezza, ma così non è stato e oggi contro il Chievo mancava quel grip nervoso che ti dà qualcosa in più”.

L’allenatore blucerchiato ha però tirato le somme della stagione, un bilancio nettamente positivo. “Nel complesso posso dire con certezza che se guardiamo a quello che siamo riusciti a fare negli ultimi tre anni, con gli occhi di tre anni fa, non ci sono dubbi: abbiamo fatto cose straordinarie. Dal punto di vista tecnico abbiamo fatto la media di 50 punti a stagione, il club dal punto di vista finanziario-economico è migliorato, ha costruito centri sportivi e alloggi per giovani calciatori. Abbiamo fatto cose importanti, ci dobbiamo guardare dentro con la prospettiva di un immediato futuro: rischiamo di cadere nell’ordinario, l’ambizione fa parte di tutti i mestieri”.

Che sarà del futuro di Giampaolo? “È previsto un incontro con la proprietà, ma a me delle altre società interessa meno: ho 52 anni, so come funzionano queste dinamiche, quello che tocco con mano per me diventa motivo di ragionamento. Tutto il resto è nel campo delle ipotesi, ci perdo poco tempo. Io pongo delle attenzioni, non darò nessun tipo di ultimatum al club: si ragionerà su chi siamo, cosa abbiamo fatto e cosa possiamo fare, l’abbiamo fatto tutti gli anni e lo faremo anche quest’anno a brevissimo, con grande serenità. Un po’ come è successo tra Allegri e la Juventus”

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