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Dopo l’addio di Giampaolo la Sampdoria sembra aver scelto il nome del suo successore. È Stefano Pioli, nell’ultima stagione esonerato dalla Fiorentina. Pioli è nato nel 1965 a Parma, città che lo ha visto anche esordire come calciatore e squadra di cui è tifoso da sempre. Promettete difensore, nell’estate del 1984 passa alla Juventus neo campione d’Italia e gioca 58 partite in bianconero vincendo anche la coppa dei campioni 1984/1985 e la coppa Intercontinentale 1985, dove gioca titolare al posto di Gaetano Scirea. Nel 1987 viene ceduto a Verona ma il periodo più importante è quello a Firenze, dal 1989 al 1995 con 156 presenze.

Nel cerchio Stefano Pioli nel 1984 con la maglia della Juventus
Dopo aver chiuso la carriera da calciatore inizia quella di mister, partendo dagli allievi del Bologna nel 1999. Inizia il suo lungo girovagare in provincia: Chievo, Salernitana, Modena, Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Palermo e Bologna. Nel 2014 arriva la chiamata della Lazio, e nel primo campionato arriva 3°, riportando in Champions League i biancocelesti dopo 8 anni. A novembre del 2016 arriva il passaggio all’Inter ma dopo 23 partite viene esonerato. L’ultima esperienza in panchina è stata in viola, dall’estate del 2017. Con la Fiorentina Pioli vive la terribile esperienza della morte di Davide Astori, a fine campionato la squadra chiude all’8° posto. In questa stagione qualcosa si rompe e dopo la sconfitta interna con il Frosinone la società toscana lo esonera per richiamare Vincenzo Montella. Il suo modulo prediletto è il 4-2-3-1, oppure il 3-5-2, coi terzini che partecipano attivamente all’azione d’attacco. Pioli è anche un grande appassionato di pallacanestro e in diverse occasioni ha ammesso di aver cercato di applicare alcune filofofie tattiche tipiche del parquet anche alle sue squadre di calcio. Quali? Questo resta un mistero…