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Il tutuaggio di Mirko Montermini

Inutile piangere sul latte versato. Un detto popolare e più che mai attuale per il nostro momento. È inutile rimpiangere di non aver comprato nessuno, di non avere già Vialli presidente, di non aver visto Ferrero sparato sullo spazio al posto della Cristoforetti. La situazione attuale della Sampdoria impone senno e intelligenza. Eusebio Di Francesco è già in difficoltà, soprattutto nell’applicare il suo credo tattico con una rosa così incompleta. Il calendario non ci aiuta, dopo Napoli arriveranno infatti Torino, Fiorentina, Inter e Roma. Il rischio concreto è quello di ritrovarsi all’8a giornata con uno degli avvii in Serie A peggiori di sempre. Magari con i diversamente vincenti davanti a noi, a lottare contro la loro sindrome di Napoleone. Ecco perché i sampdoriani devono fermare il pessimismo e concetrarsi sul vero colpo di questa stagione, un fuoriclasse che può cambiare le partite: la gradinata. L’unità dei tifosi blucerchiati, la voglia di sostenere e caricare la squadra, saranno fondamentali da qui a gennaio. Ogni domenica sarà una finale e Marassi dovrà essere una bolgia che macina punti con il fattore campo. In un momento così surreale è facile lasciarsi prendere da rabbia e sconforto, molto più difficile è invece fare gruppo e reagire. Il futuro è un’incognita, il presente una responsabilità. Adesso non c’è tempo per maledire chi le ha fatto male, l’eterna ragazza ha bisogno d’amore. Oggi Paolo è più attuale che mai: «I tifosi della Sampdoria hanno perso a Wembley e hanno cantato, hanno visto andare via Vialli e hanno cantato. Finché i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro». Sosteniamo la Sampdoria!

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