Nel 1971 la Sampdoria aveva investito su un 18enne bresciano che giocava in mezzo al campo. Loris Boni, nato a Remedello il 14 gennaio del 1953, si fa notare sin da subito come uno dei giovani più promettenti della Serie A e guadagna immediatamente la maglia azzurra Nel campionato 1972 – 1973 scrive la pagina più bella dell’esperienza in blucerchiato: la stagione si decide all’ultima giornata con Sampdoria, Vicenza e Atalanta a giocarsi la permanenza in Serie A. Il 20 maggio i nerazzurri sono sopra di due punti, la Sampdoria pareggia contro il Torino a reti bianche. L’Atalanta perde 1-0 con il Vicenza, due risultati che condannano la Samp. Al 78° cambia tutto: Loris Boni prende palla, entra in area con una serpentina e segna l’1-0 che salva la Sampdoria e condanna l’Atalanta. A Genova espode la festa, Boni è definitivamente idolo. Nell’estate del 1975 viene ceduto alla Roma per 800 milioni di lire, ci resta fino al 1979 e poi veste le maglie di Pescara, Cremonese, Novara, Legnano e Fanfulla. Ancora oggi è legato ai nostri colori come noi siamo legati a lui… Grande Loris!

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