Era l’estate del 2005 e la Sampdoria presentava una vera e propria torre d’attacco arrivata dalla Reggina. Emiliano Bonazzoli, mantovano di Asola (30° cannoniere nella storia della Samp), si presenta come una punta centrale pronta finalmente ad esplodere dopo le esperienze a Brescia, Verona, Parma e Reggio Calabria. Nella Samp parte col botto, nei primi tre mesi del 2005 segna 9 gol in 17 partite e si guadagna l’appellativo di “Bombazzoli”. Poi il destino interviene e decide di cambiare la storia, sua e della Sampdoria. Durante un allenamento pomeridiano a Bogliasco si lesiona il crociato anteriore del ginocchio destro, stagione finita. A fine anno la Sampdoria lo riscatta ma gli infortuni non gli danno più tregua: prima si rimpe un dito della mano ed è costretto ad operarsi, poi si rompe il crociato del ginocchio sinistro e finisce la stagione. Di “Bombazzoli” non c’è più traccia e nel 2009 la sliding door cambia il destino di tutti: la Sampdoria decide di fare a meno dell’attaccante, cedendolo in prestito alla Fiorentina nell’operazione che porta a Genova… Giampaolo Pazzini. Dopo l’esperienza non felice in viola torna a Reggio Calabria fino al 2012, poi gira il mondo tra l’Ungheria e la Florida, con la maglia dei Miami Fusion. Oggi Emiliano Bonazzoli ha appeso le scarpe al chiodo fa l’allenatore della squadra femminile del Verona. Chi lo ha visto iniziare alla grande quel campionato 2005 può capire il valore mai espresso da “Bombazzoli”, tutti lo dobbiamo comunque ringraziare per aver permesso l’arrivo del Pazzo…

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