Nato a Milano il 2 maggio del 1958, Beppe Dossena arrivò alla Sampdoria nell’estate del 1988. Ormai 30enne, sembrava essere iniziata per lui la parabola discendendente della carriera. La sua esperienza alla Sampdoria inizia in un ruolo atipico per le sue caratteristiche, quello di terzino sinistro. Impiegato poi a centrocampo, nel primo anno segna 5 gol in 34 partite e vince la coppa Italia. Dossena diventa inamovibile per il mister Vujadin Boskov e nel campionato dello Scudetto 1990/1991 scende in campo tutte le partite. Dopo aver vinto 4 trofei con la Samp lascia Genova all’improvviso nel novembre 1991 tra lo stupore di tutti. In pochi mesi passa così dalla finale di Coppa dei Campioni al Perugia in C1. Campione del mondo 1982, nel 1998 ha iniziato la carriera d’allenatore che lo ha portato in giro per il mondo, è stato infatti mister per le nazionali di Ghana, vice del Paraguay, e Albania. Nel 2008 è stato condannato in primo grado a 8 mesi di carcere per tentata truffa avvenuta nel 2002 nei confronti di Riccardo Garrone e del Banco di San Giorgio nell’ambito del tentato acquisto della Sampdoria. La sentenza è andata in prescrizione nel 2010 dopo che i legali di Dossena avevano chiesto l’assoluzione “È incredibile – avevano commentato i suoi avvocati – che un uomo come Dossena che ha vissuto e vive nel calcio e che ha fatto a Genova le sue prestazioni migliori, abbia potuto partecipare ad un tentativo di truffa che avrebbe distrutto la squadra”. Oggi Dossena è un commentatore televisivo.

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