
I dati pubblicati dopo l’ultimo Cda della Sampdoria certificano la chisura del bilancio societario 2019 con un passivo di circa 13 milioni di euro. Non sono bastati gli oltre 50 milioni di euro di plusvalenze per chiudere il quarto bilancio consecutivo in attivo, nel 2019 la Sampdoria ha fatturato 129 milioni di euro contro i 142 del 2018. I motivi sono molteplici, le plusvalenze più grandi sono arrivate da Anderesn al Lione (+22,7 milioni di euro) e da Praet (16,7 milioni di euro) ma il calo dei ricavi è coinciso con un aumento dei costi soprattutto negli ammortamenti (da 29,5 milioni di euro a 41 milioni) e dei costi di personale (da 54 milioni a quasi 61). Gli stipendi sono saliti a 42,7 milioni di euro contro i 37,9 dello scorso anno. La società ha fatto sapere che “la perdita dell’esercizio sarà coperta mediante l’utilizzo di riserve disponibili e utili a nuovo” mentre nel frattempo si è attivata la procedura per accedere agli strumenti finanziari di contrasto della crisi finanziaria previsti dal Decreto c.d. “Liquidità”. Il capitolo ammortamenti include anche gli investimenti fatti nell’ultimo anno, su tutti i 20 milioni pagati alla Juventus per Audero, i 13,2 al Valencia per Murillo e gli 11,9 al Southampton per Gabbiadini. Negli ultimi 3 esercizi la Sampdoria aveva sempre chiuso il bilancio in attivo con utili che sommati avevano fruttato oltre 24 milioni di euro.