
Sul Secolo XIX in edicola oggi Gianluca Vidal, il trustee che si sta occupando della cessione della Sampdoria, ha risposto alle domande sul futuro della società. Sull’argomento che sta più a cuore ai tifosi, la possibilità di vedere Vialli presidente, ha commentato: “Ecco, su questo posso giurare che non c’entra nulla con Vialli e con quello che sento dire. Io non escludo nulla, sia chiaro, le manifestazioni di interesse possono arrivare da chiunque, basta che abbia i soldi tracciabili, la trasparenza e sia una persona perbene e con un progetto serio per il club. Perché uno dei requisiti è certamente dare continuità e gloria a una società così importante come la Sampdoria. Vialli, a oggi, non l’ho mai sentito né lui né qualcuno di quelli che avevano trattato insieme a lui ai tempi. Ma il mio mestiere è sentire tutti. Quindi non escludo nulla”. Vidal ha parlato anche della cifra di vendita della Sampdoria: “Non sono in grado di dirlo, andrebbe a ledere la tematica relativa alle trattative già in essere. C’è il valore di mercato detratti i debiti. Poi quando una casa va all’asta a 100 euro può essere venduta a 120 ma anche a 80. Sto parlando in astratto, non c’è alcun riferimento alle cifre”. Sulle tempistiche della cessione: “Io rispondo ieri. Scherzi a parte non c’è una tempistica definita, la speranza è prima possibile ma servono i requisiti che dicevo prima e quindi bisogna fare passi ragionati e con tutte le verifiche del caso. L’auspicio è una controparte corretta, con un patrimonio tracciabile e che garantista floridità alla società. A queste condizioni si potrebbe chiudere in uno, due, tre, quattro mesi. All’estero le notizie non corrono così veloci come a Genova… Un americano mi ha detto “allora non è più lei che segue la trattativa adesso che c’è il nuovo consiglio?” E su questo io ho risposto “il CdA si occuperà della gestione operativa e sportiva, io sono il trustee che continua a occuparsi della vendita”. Sono temi paralleli e distinti”.