Dopo la sconfitta all’Olimpico contro la Roma, Dejan Stankovic ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa post partita. ​A partire dall’episodio che ha portato all’espulsione di Murillo e all’inferiorità numerica dei blucerchiati: “Sapevamo da prima che in campo sarebbe stata difficile, in inferiorità numerica diventa ancora più difficile. L’episodio non lo commento, lo lascio giudicare agli esperti e non sono esperto. In superiorità numerica la Roma è stata brava a chiudere tutti gli spazi. Si va avanti”.

La volontà del mister serbo è quella di ripartire subito: “Noi ci rialziamo sempre, non è bello perdere soprattutto quando in mezzo c’è qualche episodio​. Abbiamo preso gol gli ultimi minuti, ci stava. Loro sono tanto attaccati a questa maglia e loro sono consapevoli delle difficoltà. E per questo siamo orgogliosi, tanti episodi ci hanno penalizzato e noi ci rialzeremo anche questa volta. Settimana prossima ci saranno ancora i nostri fantastici tifosi a supportare questa grande squadra”. I prossimi impegni della Sampdoria saranno decisivi: “Dobbiamo combattere. Sono partite alla nostra portata, ma lo dico con rispetto perché rispetto la Serie A. Ogni partita porta imprevisti, noi ce la giochiamo. Abbiamo vinto con Verona e sfatato il tabù delle vittorie in casa e adesso sono convinto che giocheremo bene”.​

Sulla sostituzione di Gabbiadini: “Quando si è in 9 in campo si spendono più energie, l’ho tolto per non rischiare infortuni. Eravamo in difficoltà anche con lui e Rincon in campo”. ​Dopo i fischi e i cori dell’Olimpico contro Stankovic, il mister blucerchiato è tornato sull’argomento ai microfoni di DAZN: “Vi interessa solo di questo? Sono fiero di essere uno zingaro e lo sa anche José, non mi offendono se mi chiamano così. Lo ringrazio, non me ne sono reso conto in campo, ma sa che non subisco e che sono orgoglioso”.​

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