
Paolo Mantovani – Il papà di tutti i sampdoriani si è spento a Genova il 14 ottobre del 1993. Il patron per eccellenza del primo rinascimento blucerchiato, acquistò la Sampdoria nel 1979 e in pochi anni la portò alla vetta del calcio europeo. Vinse infatti tre Coppe Italia, negli anni 1985, 1988 e 1989 (gli si può attribuire anche la Coppa Italia del 1994, anno seguente alla sua scomparsa, avendo ideato lui la rosa della squadra in tale annata), la Coppa delle Coppe nel 1990, lo scudetto nella stagione 1990-1991 e la Supercoppa italiana nel 1991 e raggiunse un’altra finale di Coppa delle Coppe nel 1989, di due finali di Coppa Italia nel 1986 e nel 1991, la finale di Supercoppa Europea del 1990 le finali di Supercoppa italiana nel 1988, 1989 e 1994 e la finale di Coppa dei Campioni nel 1992. In qualità di presidente, portò a Genova giocatori internazionali del calibro di Graeme Souness, Trevor Francis, Srečko Katanec, Oleksij Mychajlyčenko e Vladimir Jugović e si distinse anche per la scoperta, grazie anche all’aiuto dei direttori sportivi Claudio Nassi e Paolo Borea, di giovani quali Roberto Mancini, Gianluca Vialli, Moreno Mannini, Fausto Pari, Attilio Lombardo, Luca Pellegrini, Gianluca Pagliuca e Pietro Vierchowod; un altro grande protagonista dei successi dell’era Mantovani fu l’allenatore jugoslavo Vujadin Boškov, rimasto sulla panchina blucerchiata dal 1986 al 1992. Il sogno di ogni bambino che tifa una squadra di calcio, incarnazione perfetta del patron che li realizza. Semplicemente PAOLO MANTOVANI