La campagna abbonamenti è finita da qualche settimana e con la sud esaurita in molti sampdoriani hanno scelto di abbonarsi in gradinata Nord. Già nello scorso campionato, nonostante le gravi difficoltà della società, la Nord ha dato prova di attaccamento e amore, offrendo ulteriore sostegno ai ragazzi in campo con cori e coreografie mai viste prima. Nelle prime due partite casalinghe di questa stagione, contro Pisa e Venezia, in tanti sono rimasti stupiti dal calore e dal sostegno della Nord blucerchiata, rinata grazie al lavoro coinvolgente di gruppi nuovi e vogliosi di farsi notare, ragazzi giovani e innamorati dell’unione calcio Sampdoria.

I gruppi principali che hanno trasformato la Nord sono il gruppo Cajenna, che dopo essersi fatto notare già l’anno scorso con coreografie e iniziative, quest’anno si è affiliato alla Federclubs lanciando anche una campagna di tesseramento per la stagione 23\24 al costo di 10€. Insieme al gruppo Cajenna ci sono anche altre due nuove realtà: il gruppo Marassi e I boys Sampiardarena. ​

Ma perché si chiama gruppo Cajenna?

Non tutti lo sanno ma il nome del gruppo Cajenna è un riferimento alla storia del calcio a Genova. Proprio dove sorge lo stadio Luigi Ferraris, infatti, prima c’erano 2 campi divisi solo da una staccionata: uno era quello del Genoa è l’altro era la cosiddetta Cajenna, il campo dell’Andrea Doria dove oggi sorge la gradinata Nord.

La nuova era della Sampdoria coincide con la nuova era della gradinata Nord, un rinascimento che vuole traghettare il nuovo corso blucerchiato ai palcoscenici che gli competono, una risorsa in più per sostenere gli undici ragazzi in campo di mister Andrea Pirlo.

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