Estanis Pedrola, arrivato in estate dal Barcellona, è la nota più lieta in questo inizio di stagione blucerchiato. In 4 presenze lo spagnolo ha già segnato 2 reti, dimostrandosi già fondamentale nel gioco di Andrea Pirlo al punto da catturare le attenzioni della stampa spagnola. L’esterno d’attacco ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta in edicola oggi raccontando le sue prime impressioni di questa nuova esperienza italiana. “Alla Sampdoria sono entrato in punta di piedi, era un ambiente nuovo, ma non ho trovato difficoltà”.
Il classe 2003 nato a Cambrils ha parlato anche del gruppo blucerchiato: “C’è un gruppo rinnovato, ho partecipato a questo processo di crescita. È vero, ho carattere, ma non c’è stato il tempo di riflettere quando sono andato in campo. Aggiungo che questa Samp non sempre ha ottenuto sin qui quel che avrebbe meritato, ma la strada è giusta”.
Pedrola si è ritrovato al centro del nuovo progetto di Radrizzani e Manfredi, una rivoluzione societaria arrivata dopo anni molto difficili: “Umiltà e rispetto sono i valori che mi hanno insegnato e che ho ritrovato qui. Come calciatore, invece, tiqui taca, gioco veloce, palla a terra e ciò mi ha facilitato alla Sampdoria”. Pedrola ha accettato la destinazione anche per la possibilità di essere allenato da una leggenda del calcio come Andrea Pirlo: “Il mister è stato un grande a livello internazionale. Da Pirlo ho avuto un grande aiuto anche nella gestione della fase difensiva, nel Barcellona non era così sviluppata. E poi qui l’intensità degli allenamenti è pazzesca”.
La Sampdoria è ancora un cantiere aperto, ma lo spagnolo non ha dubbi sugli obiettivi di questa stagione: “Contro di noi fanno tutti la gara della vita? Lei parla ad uno che ha giocato nella cantera del Barcellona, so bene cosa voglia dire indossare la maglia di un club importante. Supereremo questo ostacolo. Il mio più grande desiderio? La Serie A, vorrei centrare subito la promozione. Vogliamo ritornare là in fretta. Il club punta a farcela in due anni? Noi vogliamo provarci adesso, anche se la strada è complicata, ho visto squadre molto forti come Parma, Cremonese e Palermo”.