Dopo la sconfitta interna contro il Cittadella, la terza in tre partite a Marassi, si è ufficialmente aperta la crisi della Sampdoria di Andrea Pirlo. Al fischio finale contro i patavini sono volati sonori fischi, dimostrazione di come l’ennesimo ko interno abbia inasprito il malessere della tifoseria per un gioco che stenta a decollare e un’idea tattica inadatta alla Serie B.
A mente fredda la scelta di Radrizzani e Manfredi è quella di continuare con il mister ex Juventus, una fiducia confermata che però dovrà scontrarsi già da domenica con la necessità di fare punti. La Sampdoria è infatti attesa dalla difficile trasferta contro un Parma molto forte, un test che rischia di complicare ulteriormente la situazione. Oltre alle carenze in rosa, dovute a scelte obbligate di mercato e anche ad azzardi che non stanno premiando come ci si aspettava, la sensazione è che il credo tattico di Pirlo sia troppo complicato per un campionato fisico e di sacrificio come quello della serie B.
Il clima è teso, il sostegno incondizionato non basta e le dichiarazioni di Pirlo nel post partita contro il Cittadella non hanno gettato acqua sul fuoco, anzi. “Facciamo fatica soprattutto in casa, ci sono ancora scorie dell’anno passato e alla prima difficoltà abbiamo paura e sale la pressione. Non riusciamo così a mantenere la lucidità che serve, eravamo anche andati in vantaggio ma ci siamo fatti riprendere. La squadra è nuova e giovane, dovrebbe avere un altro spirito: non basta quanto stiamo facendo adesso, serve di più”. Difficile però capire come le scorie dell’anno passato possano influire sullo stile di gioco di una squadra cambiata per dieci undicesimi. Perplessità che si sommano alle altre, che aumentano invece di diminuire e che preoccupano per il futuro.
La speranza di tutti è che la squadra riesca ad invertire la rotta, metabolizzando l’idea di gioco di Pirlo e ripartendo con forza dopo un avvio altamente deludente. Nonostante la conferma del mister sarebbe però illogico non considerare anche l’ipotesi di essere costretti a cambiare le scelte in corsa: con questa media punti non solo non si può sognare il ritorno in serie A, ma anzi bisogna tristemente guardarsi alle spalle.