La quinta volta è stata quella buona. Dopo quattro sconfitte la Sampdoria di Andrea Pirlo trova la prima vittoria in casa nel 2-0 contro il Cosenza. Tre punti arrivati grazie ad un 4-3-1-2 che ha portato maggiore equilibrio permettendo alla squadra di subire di meno. “Mi è piaciuto lo spirito dei ragazzi, era tanto che aspettavamo di vincere di fronte ai nostri tifosi. Ci tenevamo. Abbiamo vinto tanti duelli individuali e questo ti porta poi a vincere anche le gare. L’atteggiamento è stato ottimo fin dall’inizio, c’era tanta convinzione nella squadra. In queste due settimane si sentiva che c’era un’atmosfera diversa, le sensazioni erano buone. Aspettavamo questo momento da tanto. Quando abbiamo questa voglia e questa determinazione ce la possiamo giocare con chiunque”.

Nella conferenza stampa post partita il mister ha analizzato la gestione del match. “Abbiamo schierato due difensori centrali del 2003, che mai avevano giocato insieme in una difesa a quattro. Abbiamo cercato di sopperire agli infortuni trovando altre soluzioni, cercando di mettere i calciatori più nelle loro posizioni”.

Il tecnico blucerchiato ha ammesso l’importanza di avere Verre in un’altra posizione: “Verre ad esempio da mezzala sprecava tante energie, ed era poco lucido nella fase di possesso, alzandolo vicino agli attaccanti la sua qualità ne giova. Stiamo lavorando su tante cose, dipende anche dagli uomini che abbiamo a disposizione, abbiamo fuori un po’ di esterni e quindi abbiamo lavorato sulla trequarti”.

In porta è tornato Stankovic: “Sta crescendo bene, a parte le prime due partite dove ha fatto qualche errore. Può solo che migliorare, deve crescere un po’ di personalità per comandare il reparto, perché da dietro vede tutto. Nel complesso una Sampdoria giovane e non è mai facile giocare con questa pressione, quindi c’è da fare solo che i complimenti a tutti”.

Alla fine del primo tempo Pirlo ha caricato la squadra, cosa ha detto lo ha rivelato lui stesso ai microfoni: “Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che era il momento giusto, che eravamo entrati in partita, che mancava poco a quello che volevamo realizzare. Quindi a spingere di più, a trascinare la gente, attaccavamo sotto la nostra Gradinata”.

Una vittoria che è una vera liberazione, per il gruppo e per la gente: “Ne avevamo tutti di bisogno di questa vittoria. I ragazzi se lo meritano, il gruppo è sano, lavora sempre bene, c’è poco da rimproverare durante la settimana. Quindi anche per loro era una svolta vincere in casa, liberarci la mente prima di tutto, perché vincere aiuta a vincere. Adesso dobbiamo ripartire da qui, non abbiamo fatto ancora niente. Dobbiamo già proiettarci sulla trasferta di Bolzano”