Dopo l’ennesima figuraccia contro la Salernitana, l’aria attorno alla Sampdoria si fa sempre più pesante. La squadra è in ritiro in vista della sfida contro il Palermo, ennesima ultima spiaggia di una gestione fin qui disastrosa. Gli equilibri attorno alla Sampdoria sono in continua evoluzione e nelle prossime settimane potrebbero arrivare clamorose novità dettate dalla necessità di cambiare rotta per evitare un salto nel vuoto dai danni irreparabili. Anche in quest’ottica la presenza sempre più costante di Matteo Manfredi a Genova e il contemporaneo defilarsi di Andrea Radrizzani potrebbero significare una rivalutazione in corso delle scelte fatte nella scorsa estate, decisioni prese dovendo gestire un mix scottante di fretta e paletti economici.
Ecco perché le figure subentrate con la nuova proprietà, Andrea Pirlo come tecnico, Nicola Legrottaglie come head of performance e Andrea Mancini come direttore sportivo, non sono più così intoccabili. Scelte che secondo Il Secolo XIX sarebbero state fatte da Andrea Radrizzani, convinto di puntare su Pirlo dopo il no di Grosso e su Legrottaglie per un ruolo da collante tra squadra e società. La figura di Pirlo, blindata da un contratto triennale, è stata decisa anche per portare un forte impatto di immagine alla Sampdoria nei confronti dei potenziali investitori, ma è anche vero che i risultati disastrosi di questo avvio di stagione stanno ottenendo l’effetto opposto, un dato che non si può più ignorare.
Per chi chiede a gran voce un’ulteriore rivoluzione è però necessario ricordare come la Sampdoria abbia a che fare quotidianamente con una spending review che impone un’attenta e mirata gestione dei costi, senza contare che l’esonero di Pirlo sarebbe un ulteriore danno all’immagine per un progetto presentato in pompa magna. Le idee iniziali si stanno però scontrando con a dura realtà dei risultati e della mancanza di esperienza dei protagonisti di questa storia, situazione di stallo che se trascinata troppo a lungo rischia di trasformare la rinascita del club in un nuovo dramma sportivo. Ecco perché le sfide con Palermo e Modena prima della sosta saranno decisive per il futuro della Sampdoria. Ma qual è la scelta giusta? Cambiare tutto con il rischio di accollarsi nuovi pericolosi passivi o cercare di invertire la rotta tenendo duro fino a giugno e cercando la salvezza con gli attuali tesserati?