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Lo spettacolo della gradinata Sud

12 marzo 1972, a Genova si gioca Sampdoria – Torino in un campo pieno di fango e neve. Minuto 83, la Samp conduce per 2-1 con reti di Salvi e Cristin dopo il vantaggio di Pulici. Il Torino attacca nel forcing finale. Il granata Claudio Sala mette in mezzo dalla sinistra un pallone che Aldo Agroppi che colpisce di testa a botta sicura. Marcello Lippi respinge sulla linea ma la palla è visibilmente entrata. L’arbitro Barbaresco parla con i collaboratori accompagnato dai due capitani, poi decide di convalidare la rete. I granata esultano, i giocatori della Samp circondano l’arbitro tra i fischi di Marassi. Dopo un’altra consultazione il direttore di gara cambia idea, gol annullato. La partita finisce 2-1 e in quella stagione il Torino perderà lo scudetto per un solo punto dietro la Juventus. Da quel giorno i rapporti tra le tifoserie, già tesi, esplodono in una rivalità fortissima e…fisica. Nel 1973/1974 si registrano i primi scontri e disordini, un crescendo che negli anni non si è mai fermato, alimentato da striscioni rubati e dal gemellaggio dei granata con il Genoa.

Riguardo quel gol annullato ad Agroppi, la versione ufficiale del direttore di gara Barbaresco fu che “il fischio comandava la rimessa dal fondo, così come il braccio indicava la direzione della ripresa del gioco”. L’arbitro ha cambiato versione nel 2012, commentando le immagini di quel gol: “Pochi mesi fa su Internet ho visto un filmato molto chiaro dove le immagini sono prese in diagonale rispetto alla linea di porta. Diciamo a 30 gradi. Ovviamente non era il mio angolo di visuale quel pomeriggio, ma la sostanza non cambia. Quelle immagini dimostrano che il pallone era entrato completamente. Avevano ragione i giocatori del Toro, mi dispiace”.

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